Federludo aderisce all'Agenda ONU 2030

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Federludo aderisce all'Agenda ONU 2030

Persone, Pianeta, Prosperità, Pace, Collaborazione: attraverso il Gioco possiamo contribuire a diffondere questi messaggi, cercheremo di realizzare le nostre ambizioni ludiche abbracciando quanto più possibile l’Agenda e il nostro mondo futuro non potrà che goderne, al meglio.

Monopoly nasce come denuncia contro un sistema che punisce chi non ha proprietà: chi ha di più è destinato a vincere; il gioco di ruolo, attraverso l’immedesimazione e lo scambio dei ruoli, dà consapevolezza di cosa significhi essere qualcun altro, magari povero e vulnerabile. Capire, per agire meglio, è un dovere di tutti, affinché nel futuro tutti possano avere uguali diritti alle fonti economiche e ai servizi di base, alle risorse naturali e alle nuove tecnologie, al contempo rafforzando la resilienza dei poveri e di coloro che si trovano in situazioni di fragilità. Non basta un gioco, serve competenza e voglia di comprendere che un mondo diverso è possibile, il gioco offre tanti spunti e un grande aiuto.
_____________________Il gioco è cibo per la mente, tuttavia non può riuscire a sfamare laddove non ci sia da mangiare. Con attività ludiche ricreative, educative e didattiche si può insegnare e formare, trasferire le conoscenze riferite al territorio, agire contro lo spreco alimentare e a favore di una corretta alimentazione e di buone pratiche agronomiche, sostenibili e di filiera. Esistono centinaia di giochi di “gestione risorse”, dove le risorse sono limitate o insufficienti per fare tutto. Ottimizzare le risorse disponibili è fondamentale nella formazione, sono enormemente utili le simulazioni, create con i giochi in generale, dove è possibile far vedere concretamente le conseguenze di una gestione delle risorse egoistica o senza visione del futuro.
Il gioco ha in sé un enorme potenziale per migliorare il benessere emotivo, ad ogni età; riesce a dare gioia, intimità, ad aumentare l’autostima e la padronanza di sé; può aiutare nel curare le sofferenze, perché le emozioni positive aumentano l’efficienza dei sistemi immunitario, endocrino e cardiovascolare. Con i rischi connessi all’isolamento sociale, evidenziati recentemente anche in seguito alla pandemia, fornire mezzi e strumenti che spingano le persone ad uscire dall’isolamento per ritrovarsi con uno scopo, è fondamentale, la socialità è punto chiave. Incontrare per conoscersi, conoscersi per creare una rete sociale più forte, perché questa l’arma migliore che abbiamo per garantire un futuro felice e salutare alle nuove generazioni.
Spiegare i giochi e la storia dei giochi è elemento chiave di un modo di insegnare diverso.
Il gioco a scuola e nelle strutture formative è strumento riconosciuto di grande importanza: giocando si apprende, si sviluppano competenze, si prende coscienza delle regole, si creano modelli di relazione e momenti di apprendimento, aumentando l’attenzione, lo spirito di gruppo e favorendo il successo formativo; è oltremodo dimostrato dalle neuroscienze come le capacità di apprendimento siano accresciute in situazioni gradevoli e di rilassamento.
Il gioco favorisce modelli di relazione basati sull’inclusione, consente di aumentare l’empatia e propone un nuovo e interessante approccio alla lotta contro gli stereotipi di genere, trasmettendo il valore delle pari opportunità e consentendo la realizzazione dei propri obiettivi, senza differenze di alcun genere. Il modo migliore di avere uguaglianza tra persone diverse è metterle di fronte a un sistema che offra loro le stesse regole, le stesse condizioni di partenza per tutti, in cui al centro sia l’individuo che determina l’esito di quello che fa con le proprie competenze e azioni. Il gioco equo, in cui la fortuna non sia rilevante ma lo siano le competenze, abitua l’individuo a non notare differenze nella forma o abilità fisiche, creando di fatto un futuro in cui l’unico giudizio sarà sulle capacità; al contempo si sensibilizza alla differenza di genere tramite lo scambio dei ruoli e l’identificazione, attraverso il role-playing, dei casi in cui le opportunità non siano identiche.
Nessuno deve restare indietro. Aiutarsi l’un con l’altro è elemento chiave del gioco cooperativo: dalla trasmissione della conoscenza e delle competenze acquisite al coinvolgimento dei più deboli, nel gioco si impara a tendere la mano a chi è in difficoltà e così deve fare l’umanità. Esistono giochi in cui l’acqua è scarsa e si deve tenere conto dell’acqua per sopravvivere, si varia da ambientazioni post-apocalittiche ai viaggi in mare di un galeone spagnolo; l’acqua è una risorsa fondamentale, da gestire e razionare e senza cui, inesorabilmente, morire. E’ possibile trasmettere questi valori attraverso il gioco, e noi vogliamo farlo.
Sopravvivere è l’elemento cardine di tutti i giochi di ruolo e narrativi. Prima della vittoria, personale o di gruppo, esiste la sopravvivenza personale e del gruppo. L’ecologia parla di sopravvivenza, del delicato equilibrio fra obiettivi personali e la necessità di vivere, di avere un futuro. L’ecologia non è solo etica, ma una vera e propria necessità umana, una variabile imprescindibile. Molti giochi hanno messo al centro il fattore ecologico, ma è nel comprendere quali siano le priorità che i giochi moderni e di ruolo hanno il loro elemento chiave: capire cosa è più urgente. E nulla è più urgente della sopravvivenza, legata in modo inequivocabile alle nostre fonti di energia che devono essere affidabili, durature e sostenibili.
L’obiettivo dell’uomo non dev’essere lavorare tutti e tanto, ma lavorare tutti e bene, magari lavorando meno, per poter dedicare più tempo a se stessi o ai figli, anche per giocarci assieme. Ogni lavoratore è importante, e il concetto di “piazzamento lavoratori” è insito in molti giochi da tavolo moderni; chi ha provato questi giochi sa che non se ne hanno mai abbastanza, che si automatizzano alcuni passaggi per occuparsi finalmente di altro che prima non si poteva considerare, come cultura, arte, benessere: è spesso con questi valori che si vince, non solo facendo lavorare, ma potendo permettersi di creare benessere per la comunità. Generare cultura e nuovo sapere, ricerca e sviluppo sono elementi cardine di moltissimi giochi a tema lavoratori, ciò che fa veramente fare un balzo in avanti alla civiltà.
Fare impresa in modo responsabile è prima di tutto pensare alle conseguenze delle scelte che si prendono. Come in mazzo di carte da cui non sappiamo quale evento accadrà, compito dell’imprenditore è prevedere e prevenire. I giochi più strategici possono insegnare questo: ogni azione ha una conseguenza e il guadagno non è mai l’unico obiettivo, ma una conseguenza di una pianificazione giusta, accurata, precisa. Vincere è possibile solo se si gestiscono in maniera responsabile e sostenibile le proprie risorse, dove per quanto si possa investire servirebbero altri fondi, perché non sono mai abbastanza. Questi messaggi si trasmettono naturalmente, senza sforzo, alle nuove generazioni proprio attraverso il gioco.
L’inclusione è principio fondamentale del giocare e impegno di tutte le componenti della comunità ludica italiana le quali concorrono ad assicurare l’integrazione di tutti, accogliendo e sostenendo, riconoscendo le diversità e traendone risorse per valorizzare ogni persona, anche di lingua, razza, età, provenienza o credo diverse tra loro. Molte attività di gioco sono indipendenti, o quasi, dalla lingua, permettendo un immediato coinvolgimento e l’integrazione interculturale e intergenerazionale dei partecipanti.
Nell’universo dei giochi la costruzione di una città o di un insediamento sono tematiche tipiche. A volte vi sono vincoli ecologici, altre volte occupazionali, a volte strutturali e organizzative, con qualche caso che cerca di riunire tutte queste componenti insieme. Il fulcro non è però il gioco stesso, ma lo spingere a ragionare sulle possibilità, sull’immaginare soluzioni diverse; nel tentativo di superare i propri amici nei giochi, nel gioco si ricercano soluzioni originali. Questo è già un primo importante passo per i cittadini e gli amministratori del futuro.
Tutti i giochi di nuova generazione sono realizzati con la massima attenzione alla qualità e ai materiali, tutti prediligono l’uso di componenti naturali, piuttosto che la plastica, o di riciclo (carta e cartoncini, packaging) lavorati secondo filiere ecologiche e ecosostenibili. Un buon gioco rimane tesoro per generazioni, non solo per il proprio aspetto ma anche per la sua sostanza e spirito.
Ogni gioco insegna. Cosa insegna e come lo insegna dipende da cosa si gioca e da come lo si gioca. Regole condivise, giochi cooperativi o narrativi, capacità di esprimersi, di conoscere gli altri in un contesto diverso, di pianificare, progettare, strutturare. La capacità di affrontare temi complessi vivendoli in prima persona. La capacità di ragionare per flussi. La capacità di creare mondi e meccaniche complesse. Ogni settore e ogni conoscenza può essere insegnato con un gioco, dagli assi cartesiani e la statistica alla struttura della narrazione, dagli eventi storici alla geografia, dalla scienza alle arti visive. Ogni gioco, in cui le opportunità siano identiche e in cui la fortuna non sia rilevante, può condurci verso i nostri obiettivi, consentendoci di capire come realizzarli.
Regole uguali per tutti, diritti uguali per tutti: è il punto cardine di ogni gioco da tavolo. Un regolamento deve essere preciso, comprensibile da chiunque e chiarire ogni dubbio che possa sorgere, in modo inequivocabile. Perché è solo quando non si comprendono bene le regole che possono nascere conflitti, o prevalere arroganza, furbizia, prepotenza. La comunità ludica tutta insegna che ci si oppone a questi comportamenti, immediatamente e all’unisono, allontanando coloro che barano o insultano, anche andando a porre correttivi alle regole: lo spirito del gioco e delle associazioni ludiche è il benessere di tutti. Non è possibile ad oggi annullare le ingiustizie, ma è caratteristica dei giochi rifiutarle e isolarle, incentivando comportamenti corretti ed etici. Giocando s’impara prima di tutto a rispettare gli altri, è questa la prima regola del gioco, e anche simulando conflitti e guerre, è la pace che regna al tavolo.
In questo obiettivo è racchiusa l’essenza stessa della Federazione Italiana delle Associazioni Ludiche: fare rete intorno ai sani principi del gioco, rafforzarsi nei propri obiettivi sociali al servizio di una cittadinanza attiva, partecipativa e virtuosa verso il prossimo e verso un futuro migliore e sostenibile. E ci auguriamo che proprio questa nostra agenda, che legge il futuro sostenibile con gli occhi di chi gioca, possa godere del contributo di tutta la comunità ludica italiana, per perfezionarsi e allinearsi in ogni sua proposta a questi obiettivi che ci arrivano delle Nazioni Unite, per il 2030.