Molfetta: un'occasione persa... Lettera aperta da Federludo al Sindaco di Molfetta Tommaso Minervini

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Molfetta: un'occasione persa... Lettera aperta da Federludo al Sindaco di Molfetta Tommaso Minervini

Federludo, attraverso una petizione lanciata su change.org e promossa nei vari gruppi di gioco italiani, ha raccolto firme a sostegno dei Volontari dell’Associazione Ludica La Plancia Piena di Molfetta; destinatario della petizione il Comune di Molfetta, in provincia di Bari.
Federludo ha scelto di consegnare le firme accompagnandole a una Lettera Aperta indirizzata al Primo Cittadino di Molfetta, il Sindaco Tommaso Minervini.

Grosseto, 20 Maggio 2021

Egregio Dott. Tommaso Minervini, Sindaco di Molfetta
e, con Lei, tutta la sua giunta,

Federludo, la Federazione Italiana delle Associazioni Ludiche, è qui per recapitarLe le 540 firme raccolte in pochissimi giorni ottenute dalla petizione lanciata in favore dell’associazione “La Plancia Piena”, affinché ci fosse, da parte Sua, una presa di coscienza e una esternazione pubblica che spiegasse le motivazioni che le hanno fatto scegliere di non assegnare gli spazi pubblici della sua città a un’associazione di promozione sociale.
Un’associazione che, per ottenere l’idoneità all’assegnazione di quegli spazi, ha speso tempo e risorse (umane ed economiche) realizzando un progetto importante, di integrazione e rivalutazione del territorio, culturalmente all’avanguardia, a cui la Regione Puglia aveva già riconosciuto valore, attribuendogli il punteggio più alto in graduatoria al Bando “Luoghi Comuni: Diamo Spazio ai Giovani”, spazi, che, oltretutto, erano stati candidati a quello specifico Bando Regionale proprio dalla Sua stessa Amministrazione.

In questi giorni, abbiamo letto articoli sui quotidiani locali, abbiamo ascoltato interviste e dichiarazioni del Presidente de La Plancia Piena, abbiamo visto tante manifestazioni di supporto delle altre associazioni ma, in questo grande rumore, continua a spiccare il Suo assordante silenzio.
Ad oggi non sappiamo quali siano le logiche (commerciali, politiche?) che hanno portato alla Sua scelta, che per ovvi motivi non condividiamo (e con noi molti rappresentanti delle parti sociali coinvolte e della comunità ludica italiana); ad essere sinceri, nemmeno ci interessano più, poiché ormai, ogni ripensamento da parte Sua, produrrebbe più problematiche che soluzioni, considerato che la Plancia Piena ha già spostato i suoi interessi verso altre città limitrofe, con prospettive più accoglienti e meno discriminatorie verso i giovani.

Ma una cosa vogliamo ancora dirla: grazie al Suo operato, la Città di Molfetta ha perso una grande occasione e una importante opportunità, proprio in un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui tutti (Istituzioni, Fondazioni, Comuni, Regioni, ASL, addirittura anche alcune Camere di Commercio) stanno agendo e investendo per promuovere il ritorno a una socialità diffusa, dopo mesi di isolamento in cui si sono perse amicizie e punti di riferimento, l’abitudine allo stare insieme e condividere, essenza stessa di una società sana, progredita e ricca.

L’iniziativa a cui Lei ha sbattuto la porta in faccia, senza informare nessuno né dare spiegazioni in un quadro generale di tracotanza istituzionale, già approvata e valutata da una commissione regionale che l’avrebbe sostenuta con un finanziamento di 40.000 euro a fondo perduto, mirava a creare un punto di incontro ricreativo e socialmente utile per i giovani e per gli anziani, per gli stranieri residenti, promuovendo il reciproco sostegno, l’istruzione e l’accoglienza, e lo avrebbe fatto utilizzando uno strumento di sicuro successo: il Gioco, elemento costituente dell’individuo stesso, collante fondamentale del gruppo, cemento dell’amicizia e del divertimento, pilastro di nuovi strumenti formativi e didattici, sempre più usati e accreditati.

Mentre l’Europa e tante amministrazioni pubbliche, attraverso i progetti che finanziano, stanno promuovendo iniziative che mettono il Gioco al centro del ricostituito patto sociale tra le generazioni, Lei ha davvero perso una grande opportunità, e ci spiace profondamente per i Suoi cittadini che non potranno beneficiare di nessuna delle tante attività previste da questo progetto, anche in collaborazione con psicologi ed educatori, per portare un sorriso e un’ora di svago nella vita delle persone, per far conoscere le bellezze e la storia della sua città con leggerezza e con quell’efficacia che solo l’attività ludica assicura.

Potremmo continuare l’elenco, ma sappiamo che sarebbe inutile, avendo compreso quello che sembra essere il suo metro di giudizio e il suo operato, volto ad incentivare il commercio privato e la diffusione di locali, spesso tutti uguali tra loro che, come massima espressione sociale intergenerazionale per il Suo centro storico cittadino,  promuovono la “cultura dell’aperitivo”.

Non possiamo che concludere, lasciandoLe in calce l’elenco di tutte quelle persone che, con un semplice tam tam social, hanno deciso di mettere la loro firma affinché uno sgarbo del genere verso i giovani che operano come Volontari ludici nel sociale, non si ripeta mai più, neanche altrove.

Cordiali Saluti,

Federludo Associazione di Promozione Sociale,  Follonica
e altri 540 firmatari da tutta Italia

In allegato l’elenco delle firme della petizione di change.org