Associazioni in pillole: Coccinelle Rosa

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Associazioni in pillole: Coccinelle Rosa

E’ il turno delle Coccinelle Rosa a presentarsi attraverso il suo presidente Massimo Salvador.
Le Coccinelle Rosa sono una piccola ma importante realtà ludica della città di Udine.
Partendo dai classici giochi di ruolo degli anni ‘90, il gruppo dei fondatori ha allargato i propri interessi anche verso il gioco da tavolo e nel tempo sono cresciute esperienze e collaborazioni.

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Presenta la tua associazione: com’è nata, quando e come si è trasformata nel tempo

Il gruppo dei soci fondatori è di fatto il gruppo di gioco che si è formato a metà degli anni ’90 per giocare a D&D.
Abbiamo passato le varie edizioni di D&D, dalla scatola rossa alla 3.5 passando per l’Advanced e siamo stati anche colti in pieno dall’ondata di Magic the Gathering.
Ad un certo punto però la gestione delle campagne di D&D era diventata impossibile e ci siamo pian piano spostati sui giochi da tavolo che erano decisamente più semplici da imbastire.
Nel 2009 abbiamo fondato le Coccinelle Rosa e ovviamente, non essendoci una definizione adeguata per le associazioni che si occupavano di giochi, abbiamo utilizzato il classico “Associazione ludico-culturale”. In realtà l’idea di fondare un’associazione è di qualche anno prima, ma l’abbiamo finalizzata solo nel momento in cui un piccolo Comune ci ha proposto di fare un’attività di gioco nell’ambito di un centro giovanile e avere una struttura associativa era necessario per poter formalizzare la collaborazione.

Nel tempo l’associazione in sé ha subìto un’unica grossa trasformazione, nel 2021, con l’adesione alla Riforma del Terzo settore e la conseguente modifica dello statuto e il cambio in A.P.S.

Nel corso degli anni invece la struttura non è cambiata, eravamo 8 soci fondatori, siamo rimasti in 7, ma siamo cambiati noi, abbiamo acquisito molte competenze, abbiamo migliorato il nostro modo di fare attività e abbiamo creato una rete di contatti molto importante.
Abbiamo anche ampliato il nostro campo di azione, non solo gioco da tavolo ma di nuovo gioco di ruolo e formazione.

Quali difficoltà avete incontrato nella vostra storia associativa e come le avete superate?

Per il modo in cui abbiamo sempre concepito l’associazione e la sua gestione, che con pochi soci è sempre stata molto lineare, non abbiamo mai incontrato grosse difficoltà. Abbiamo sempre impostato le nostre attività sulla base delle forze che potevamo mettere in campo con una gestione prudenziale, motivo per cui non ne abbiamo ricordo, almeno finora.

La tua associazione collabora o ha rapporti con istituzioni, enti o altre associazioni? Se si di che tipo?

Si, in realtà la maggior parte delle nostre attività sono in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Udine e in particolare con l’Unità Operativa Ludobus e Ludoteca. Organizziamo IDeAG Nordest dal 2013 e siamo sempre stati ospitati nei locali della Ludoteca comunale: partecipiamo come partner a tutti gli eventi e i progetti organizzati dal Comune che abbiano il gioco come argomento principale, come ad esempio la Giornata Mondiale del Gioco, dove ci viene delegata la gestione dell’area boardgames.

Crediamo fortemente nelle reti e nelle collaborazioni, motivo per il quale cerchiamo di mantenere quanti più rapporti possibili con le Associazioni del territorio mettendo a disposizione le nostre competenze quando richieste.
Però non ci limitiamo al circondario, infatti quando possibile cerchiamo di partecipare ad eventi anche fuori regione, nel 2021 ad esempio alcuni soci si sono prestati come volontari alla ludoteca di FirenzeGioca e qualche giorno fa eravamo presenti, seppur in formazione ridotta (solo il Presidente) a Città di Castello presso Ludikastello, organizzata dagli amici dell’Associazione Ludica Peter Pan.

Siamo inoltre una delle associazioni che costituisce la rete di Giocaruolando, progetto realizzato da Associazione Culturale Più Prato in collaborazione con Lucca Crea, con l’obiettivo di portare il Gioco di ruolo nelle scuole.

Come avete conosciuto Federludo e quale contributo ha dato far parte della federazione?

Abbiamo conosciuto Federludo poco dopo la sua nascita per merito di Mirella Vicini che ci parlò del progetto e abbiamo poi avuto modo di approfondire la conoscenza attraverso una collaborazione presso la sede dell’Archivio Italiano dei Giochi a Udine, in occasione di un incontro formativo per Associazioni ludiche sulla Riforma del Terzo settore.

In realtà abbiamo ricevuto un importante contributo da Federludo prima di diventare una federassociata. Attraverso varie consulenze ci hanno supportato nella transizione ad A.P.S. e sistemare lo statuto per essere conformi alla Riforma. 

Come abbiamo detto prima, crediamo molto nelle reti e nella condivisione di informazioni e competenze, siamo quindi convinti che sarà per noi molto importante poter condividere le esperienze con le altre associate, con la speranza di poter portare il nostro piccolo contributo.

Avete progetti o eventi importanti che state realizzando o avete in progetto di realizzare, magari in collaborazione con altre associazioni, o enti locali?

Al momento il progetto in fase organizzativa è l’edizione 2022 di IDeAG Nordest, incontro degli autori di Giochi, la più longeva delle edizioni locali del format nazionale che torna nella sede della Ludoteca Comunale dopo due anni di stop causa pandemia.
Personalmente (ndr il Presidente) ci tengo molto a questa edizione perché segna una ripartenza nella normalità, e poi perché è stata l’occasione di intraprendere un percorso di collaborazione con il Liceo Artistico Sello che porterà alla realizzazione della locandina da parte di alcuni studenti, un workshop con un disegnatore di giochi professionista e forse qualche altra sorpresa. Le date previste sono 3 e 4 settembre anche se ad ora ci manca l’ufficialità della conferma della sede, che dovrebbe arrivare in questi giorni.

Abbiamo aderito ad Alex100, iniziativa promossa da Studiogiochi ed Oliphante per celebrare il centenario della nascita di Alex Randolph, figura molto importante nel mondo dei game designer di cui di fatto è il padre putativo.
Per tutto il 2022 nelle nostre attività di divulgazione sarà sempre presente almeno uno spazio dedicato ai giochi del Maestro, ma in buona parte le nostre uscite saranno totalmente tematiche.

Avete una sede fissa? Organizzate eventi/incontri regolari? In cosa consistono?

Purtroppo al momento non abbiamo una sede, ma stiamo facendo piccoli passi per cercare di trovare uno spazio dove poter fare delle attività. E attualmente la nostra struttura associativa non ci permette nemmeno di riuscire ad organizzare delle attività regolari, ma è uno dei prossimi obiettivi che ci siamo dati.

Come pensate che il gioco possa valorizzare ulteriormente la società odierna?

Temo che si potrebbe scrivere un libro per descrivere il perché il gioco è un valore per la società, e credo anche che non sia questo l’intento della domanda.
Ha sicuramente un valore socializzante, permette di abbattere barriere, siano linguistiche, d’età o fisiche e sviluppa competenze, le più varie.
E’ uno strumento potentissimo le cui applicazioni sono limitate solo dalla capacità di vederne le applicazioni da parte di chi lo utilizza. Spero che tutti noi nella nostra “missione ludica” riusciremo a trovare sempre nuove applicazioni e a metterle a disposizione di tutti.

Come immagini la tua associazione tra 5 o 10 anni?

Vedo una sede, vedo soci molto attivi e un bel ricambio generazionale, incontri regolari e una miriade di attività diverse. Ma soprattutto vedo un’associazione che è perfettamente integrata nel tessuto associativo cittadino e le cui attività e competenze vengono prese sul serio al pari della società sportive e degli enti culturali. 

Grazie a Massimo Salvador e a Coccinelle Rosa per la disponibilità e grazie a Michela Giannoni/Gamer_Mamma, di ProGioco Firenze, per aver realizzato questa intervista.

Se la rubrica vi è piaciuta e/o volete dare consigli per migliorarla scriveteci pure a comunicazione@federludo.it o sulla nostra pagina Facebook.
A presto con una nuova intervista!